Nella mitologia di quella terra lontana troviamo infatti la storia di Yhtac e del suo innamorato, il potente mago Arasmin... Yhtac era una sirena ed era considerata la più bella e la più sfuggente tra tutte le creature della terra, ella aveva la coda rivestita di squame d'oro e la sua pelle aveva il colore delle perle. Il potente negromante Arasmin si innamorò di lei ma lei lo sfuggì nascondendosi in mari lontanissimi. Allora il mago, per poterla ritrovare e conquistare, creò due gigantesche creature alate affidando loro il compito di trasportare in volo il suo castello attraverso il mondo, fino a che non riuscissero a trovare il luogo dove si celasse la splendida sirena. Ma affinchè le magiche creature non fuggissero prima di aver portato a termine con successo il compito loro affidato, egli le creò dotandole di una sola ala, in tal modo, rendendo loro del tutto impossibile la fuga, se ne garantì l'obbedienza. Pur tuttavia Arasmin non era senza cuore ed una volta trovata Yhtac non esitò a donare alle bestie alate una seconda ala e le lasciò libere. Infine Arasmin per potersi finalmente unire all'amata trasformò sè stesso in una creatura marina... Yhtac quindi non ebbe più motivo di respingerlo ed accettò il suo amore.
L'immagine di Boris Vallejo racchiude tutti gli elementi salienti della poetica leggenda patagone, ponendo in primo piano la figura della sirena dalle squame d'oro e mostrandoci in alto e in lontananza il castello del potente mago Arasmin sorretto dalle due singolari creature munite di un'unica ala. |
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